L’INTERVISTA – Il dt Schmidt: «In Piemonte piazze preziose e atleti affiatati»
Il Palazzetto del Ghiaccio di Pinerolo, negli scorsi giorni, ha ospitato un breve camp nel corso del quale alcuni dei migliori prospetti piemontesi del curling hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il direttore tecnico Ulrik Schmidt. «I ragazzi hanno affrontato giornate intense con uno spirito sempre propositivo: stanno lavorando molto bene e mi ha fatto piacere riscontrare che si supportino l’un l’altro negli allenamenti quotidiani – il bilancio tracciato dal danese, alla guida delle Nazionali azzurre da settembre dello scorso anno –. Stiamo vivendo una situazione difficile, nella quale la maggior parte delle competizioni è stata annullata: ritengo sia importante organizzare momenti come questo soprattutto per creare una sorta di sfida durante gli allenamenti, in modo da mantenere alta la soglia della competitività. Ma abbiamo anche svolto un buon lavoro tecnico».
L’incontro con il direttore tecnico azzurro è andato in scena a Pinerolo, ma da alcune settimane anche il Tazzoli di Torino è tornato ad ospitare il lavoro degli atleti autorizzati ad allenarsi. «E questa è una notizia estremamente importante – il commento soddisfatto da parte di Schmidt –. Nel curling non abbiamo la possibilità di esprimerci su una superficie qualsiasi, dato che il ghiaccio deve avere caratteristiche molto particolari. Per questo motivo stiamo lavorando duramente per ottenere le migliori condizioni possibili sia a Pinerolo che a Torino, dove le strutture di base sono ottime ma possiamo ancora affinare la lavorazione del ghiaccio».
Il lavoro di direttore tecnico, ai tempi del Coronavirus, non è semplice. «Le condizioni sono complesse, ma è così per tutti i Paesi – riconosce ancora Schmidt –. Sfruttiamo il più possibile le sessioni online, in cui ci concentriamo soprattutto sugli aspetti fisici e mentali. I ragazzi, poi, hanno la possibilità di allenarsi sul ghiaccio a livello locale, così in questi frangenti cerchiamo di inscenare delle partite l’uno contro l’altro per rimanere sempre “sul pezzo”. Dobbiamo portare avanti un “piano B”, questo è evidente: stiamo preparando i Mondiali 2021 interamente in Italia, ma se nei prossimi mesi ce ne sarà la possibilità andremo anche all’estero. Intanto continueremo ad organizzare più camp possibili, come quello svolto a Pinerolo, per sostituire gli abituali tornei che sono stati cancellati a causa della pandemia».