L’INTERVISTA – L’assessore Finardi: «PalaTazzoli, l’impianto di cui vado più fiero»

L’avvio a pieno titolo della stagione degli sport del ghiaccio da un lato, la totale operatività di una preziosa struttura come il PalaTazzoli di Torino dall’altro. Due facce della medesima medaglia che, ultimati i lavori di preparazione del ghiaccio sulle piste del curling, ora a tutti gli effetti coincidono. E certo non per caso. «Il Tazzoli, tra gli innumerevoli impianti cittadini, è uno di quelli di cui vado più orgoglioso in assoluto – le parole di Roberto Finardi, Assessore allo Sport della Città di Torino –. Credo sia non soltanto uno dei palazzetti più fruibili e più utilizzati d’Italia, ma anche uno dei più moderni. Ci si può praticare qualsiasi disciplina: dall’hockey alla figura, fino alla velocità. E, con l’introduzione delle piste da curling, si è data una casa anche al wheelchair che da tanto tempo la aspettava».

La ricetta grazie alla quale si è arrivati allo scenario odierno, secondo Finardi, è tutto sommato semplice. «Tutto ruota intorno alla sinergia tra amministrazione pubblica e singola federazione e, in questo senso, la Fisg rappresenta un interlocutore eccellente. Grazie all’impegno di tutte le parti in causa è stato possibile effettuare ogni lavoro necessario all’impianto, a partire dall’efficientamento energetico che ha richiesto investimenti per circa un milione di euro. L’unico dispiacere, dettato dal delicato momento che stiamo vivendo, è quello di non aver potuto inaugurare la stagione invernale del Tazzoli con una grande festa, coinvolgendo le scuole ed i più piccoli».

Il prossimo passo, però, è già dietro l’angolo. «L’impianto di refrigerazione della pista 1 ha ormai 16 anni, quindi tra qualche stagione andrà ammodernato: allora non ricoprirò più la carica di Assessore, ma posso assicurare che i soldi necessari per l’intervento sono già stati accantonati. E questo non è che uno dei tasselli necessari per continuare ad alimentare l’ideale fiamma accesa con i Giochi del 2006, in seguito ai quali Torino ha fatto registrare lusinghieri numeri in relazione all’intera attività degli sport del ghiaccio».

Pubblicato il